L'opera è stata realizzata dall'artista scultore toscano Mario Vincenti e costituisce il riconoscimento da consegnare annualmente al vincitore del "PREMIO NAZIONALE ALESSANDRO MAZZINGHI" istituito in memoria del grande pugile dalla famiglia Mazzinghi, dal comune di Pontedera e da una commissione di giornalisti e scrittori di rilievo.
L'opera intende rendere omaggio al grande pugile Alessandro Mazzinghi, si tratta di un'opera d'arte rappresentativa delle imprese sportive del campione mondiale, che pone l'enfasi sul valore simbolico che Mazzinghi riveste per la collettività e per la storia sportiva, e vuole riconoscere, sostenere e incentivare l'attività di atleti che hanno conseguito risultati sportivi di prestigio internazionale, nazionale, interregionale, regionale, mantenendo un alto profilo morale e civico.
"È per me un'immenso Onore ricevere questo premio intitolato ad un'immenso Campione del pugilato, ma io definirei dello Sport Italiano, un uomo che fa parte dell'Olimpo dei più grandi sportivi e uomini di questo nostro Paese.
Ringrazio tutti i componenti della commissione per aver pensato a me come 1a edizione, ho avuto la fortuna di conoscere bene Sandro e mi considero fortunato per questo.
Ringrazio i figli Davide e Simone ed il Sindaco di Pontedera Matteo Franconi"
Mario Cipollini
Per la prima edizione del "Premio Nazionale Alessandro Mazzinghi l'opera è stata assegnata a Mario Cipollini, grande ciclista italiano, noto soprattutto per essere stato uno dei più famosi e carismatici velocisti nella storia del ciclismo su strada.
Cipollini è stato soprannominato "Super Mario" per le sue abilità nel vincere le tappe delle classiche corse a tappe, come il Giro d'Italia e il Tour de France. È stato uno dei corridori più prolifici nella storia del Giro d'Italia, vincendo un totale di 42 tappe, tra cui la classifica a punti in diverse occasioni. Ha anche vinto la maglia verde del Tour de France (classifica a punti) nel 1993.
La sua carriera nel ciclismo su strada ha lasciato un'impronta indelebile nella storia dello sport italiano e internazionale.
"Io ho ricevuto premi da qualsiasi parte ma questo è importante per
me e sono orgoglioso di essere accostato ad un grande come Sandro
Mazzinghi"
Marcello Lippi
Per la seconda edizione del "Premio Nazionale Alessandro Mazzinghi l’opera è stata assegnata a Marcello Lippi, noto soprattutto per la sua carriera di allenatore di successo sia a livello di club che a livello internazionale.
La vittoria della Coppa del Mondo del 2006 è stato il punto culminante della carriera di Lippi come allenatore. La squadra italiana sotto la sua guida ha dimostrato una forte coesione e un solido gioco di squadra.
Marcello Lippi è ampiamente rispettato per la sua conoscenza del gioco, la sua leadership e la sua abilità nell'ottenere risultati positivi sia a livello di club che a livello internazionale. La sua carriera è stata contrassegnata da numerosi successi e ha contribuito a definire l'immagine del calcio italiano nel panorama mondiale.
"E' per me un onore ricevere questo prestigioso premio in nome di Alessandro Mazzinghi, un
grande uomo che ho conosciuto personalmente.
Ringrazio la commissione per avermi scelto!
Quando David e Simone mi hanno telefonato, ho accettato immediatamente.
Sappiamo tutti che persona fosse Alessandro e come si comportava sul ring e nella vita;
era una persona normale, semplice proprio come me."
Giancarlo Antognoni
Per la terza edizione del "Premio Nazionale Alessandro Mazzinghi" l'opera è stata assegnata a Giancarlo Antognoni, figura
di spicco del calcio italiano.
Campione del mondo con la Nazionale
Italiana nel 1982 e bandiera della Fiorentina, Antognoni è amato
per il suo straordinario talento, la visione di gioco e la sua fedeltà ai
colori viola, che lo hanno reso un simbolo di lealtà e dedizione.
Oltre
ai successi sul campo, la sua carriera si è sempre contraddistinta per
il rispetto verso gli avversari e l'integrità morale, valori che
incarnano perfettamente lo spirito del "Premio Nazionale Alessandro
Mazzinghi".
Il premio, dedicato a chi eccelle e si distingue nello sport,
celebra non solo i suoi straordinari risultati come giocatore, ma
anche il suo contributo alla promozione dei valori sportivi che lo
rendono un esempio per le generazioni future.